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E-commerce in Corea del sud

Aggiornamento: 6 ott 2021



Si stima che la Corea del Sud sia il sesto mercato più grande del mondo per l'e-commerce, con un tasso di crescita annuale del 15%.


Gli acquisti online nazionali hanno raggiunto i 136,5 miliardi di dollari nel 2020 rispetto ai 116 miliardi di dollari del 2019.


Questo è in parte dovuto all'elevatissimo utilizzo di internet (stando ai dati diffusi dal Ministero della Scienza, in Corea si registrano oltre 46 milioni di utenti Internet, pari al 91,9% della popolazione).


Gli smartphone hanno un tasso di penetrazione dell’80%. Inoltre dopo la creazione dell’infrastruttura per la rete 5G, la Corea del Sud è diventata il primo Paese al mondo per la velocità di connessione mobile (cfr. Speedtest Global Index, aprile 2020). A gennaio 2021, gli abbonati ai servizi 5G erano 12,87 milioni.


Non è quindi casuale che gli acquisti effettuati tramite i cellulari siano aumentati dai 74,8 miliardi di dollari del 2019 ai 92,1 miliardi di dollari nel 2020.


Il successo dell’e-commerce in Corea del Sud si spiega anche in un altro modo. I consumatori coreani amano l’esperienza di acquisto che solo gli e-commerce sono attualmente in grado di offrire. Oltre alla consegna a domicilio molto rapida, i principali marketplace prevedono la possibilità conoscere la qualità di prodotti e servizi tramite le recensioni e offrono delle politiche di reso che consentono la restituzione dei prodotti in maniera rapida ed efficace.


Bisogna poi considerare che spesso i rivenditori online riescono a fornire i prodotti a prezzi più vantaggiosi rispetto agli store fisici.


Tutto questo sta portando ad una crescita rapida e costante del mercato online, a discapito della vendita tradizionale.


Quanto ai marketplace più utilizzati, Naver Shopping è stato classificato come il miglior sito di e-commerce nel 2020, ma sono molto amate anche le piattaforme G-market, Coupang, Auction e in minor misura Amazon ed eBay.


I prodotti maggiormente acquistati online dai consumatori coreani sono cibo e bevande (12,4%), elettrodomestici ed elettronica (11,8%), ristorazione (10,9%), abbigliamento (9,5%), articoli per la casa (9,0%), cosmetici (7,7%) e servizi di trasporto (5,1%).



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