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L'accordo di libero scambio tra UE e Corea del Sud





L’accordo di libero scambio (Free Trade Agreement) fra Unione europea e Corea del Sud è entrato in vigore il primo luglio 2011.


Il Free Trade Agreement riveste un’importanza straordinaria non solo perché si tratta del primo accordo commerciale con un Paese asiatico, ma soprattutto perché consente a tutte le società registrate negli Stati UE di esportare i propri prodotti in Corea del Sud beneficiando di agevolazioni molto interessanti.

L’accordo elimina infatti il 99% dei dazi sulle importazioni di merci provenienti dall’UE rimuovendo anche le c.d. barriere di tipo non-tariffario (ad es. restrizioni quantitative, embarghi, licenze, barriere tecniche che impediscono la libera circolazione delle merci).


Affinché la merce possa beneficiare di questo trattamento preferenziale deve essere accompagnata dalla prova di origine UE, che in questo caso è costituita dalla c.d.dichiarazione di origine” che deve essere riportata dall’esportatore sulla fattura o su un altro documento commerciale che consenta di identificare adeguatamente il prodotto.


Per le esportazioni di valore inferiore a euro 6.000 la dichiarazione può essere sottoscritta da ogni operatore senza formalità particolari.

Per importi superiori invece l’operatore deve ottenere lo status di esportatore autorizzato presentando un’istanza all'Agenzia delle Dogane della provincia in cui ha la sede legale.


Tali misure hanno contribuito notevolmente a facilitare gli scambi commerciali tra Corea del Sud ed Italia.


L’eliminazione delle barriere tariffarie ha consentito infatti il posizionamento di numerosi prodotti a prezzi più competitivi (basti pensare che prima della stipulazione dell’accordo i dazi erano mediamente pari all'11,2% del valore dei beni esportati).


Inoltre lo snellimento delle procedure doganali e della documentazione ha semplificato il processo di esportazione anche da un punto di vista burocratico.


Proprio per questi motivi, l’accordo è stato ben recepito, e ha prodotto, a partire dal 2011, un aumento degli scambi commerciali tra UE e Corea del Sud pari al 55%.


Tutto questo peraltro ha avuto un effetto positivo anche sul mercato del lavoro, dando impulso allo sviluppo di servizi accessori (si pensi ad es. ai servizi di trasporto, o a quelli di consulenza finanziaria o legale).


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